sabato 21 marzo 2015

Cenerentola di Kenneth Branagh: la delicatezza di un Classico moderno.

Amo spesso definire Kenneth Branagh come Shakespeariano, non solo per l'aver preso parte e diretto numerose commedie e tragedie tratte dalle opere di William Shakespeare, ma soprattutto per l'impronta, che ricorda appunto la scrittura del più famoso scrittore britannico, nei suoi lavori da regista. Come in Thor, o Frankenstein di Mary Shelley, la presenza di Shakespeare, seppur lieve è sospirata ed onnipresente. E quale punto di riconoscimento che sia, l'elemento Shakespeare non poteva mancare nemmeno in Cinderella, remake in live action del famosissimo lungometraggio d'animazione del 1950, Cenerentola.





Il film è letteralmente una favola. Non vuole dimostrare niente più di questo. Branagh riesce a confezionare un prodotto cinematografico per un vasto pubblico, senza strafare ma, semplicemente, rendendo moderna una favola classica. 

Un cast azzeccatissimo e tutto britannico compone la rosa dei personaggi presenti in Cinderella. Lily James, con la sua gentilezza e i modi del tutto limpidi e genuini, è praticamente perfetta per la parte di Ella e ben controbilancia la presenza di Cate Blanchett come la Matrigna Cattiva, che nonostante l'innegabile e acclarata bravura, riesce a dosare la sua interpretazione senza mai mettere in secondo piano la protagonista: la sua Lady Tremaine è tanto crudele quanto cinica e logica. Richard Madden, libero da barba, è il Principe (finalmente con un nome, dovrete scoprirlo da voi, non ve lo svelo): svestitosi dei panni di Robb Stark nel Trono di Spade, l'attore scozzese riesce a fare colpo non solo su Ella: complice la bravura o i profondi occhi blu? (Forse entrambe le cose).
Derek Jacobi è il Re: una piccola interpretazione la sua, eppure è impossibile non rimanere estasiati da questo immenso attore inglese, visto di recente assieme a Ian McKellen nell'esilarante sitcom di ITV, Vicious. Vorrei potervi dire quale scena in particolare tra lui e il Principe mi abbia davvero toccato il cuore, ma anche qui, vi invito a scoprirlo da soli. 
Helena Bonham Carter è la Fata Madrina: è magnifica, dolce e seppur l'abbigliamento ricordi molto poco la Fata del Cartone Animato, i modi, le movenze e l'ironia, d'altra parte, le rendono estrema giustizia. 
Concludono il cast anche Hayley "Peggy Carter" Atwell e Ben Chaplin come gli amabili genitori di EllaHolliday Grainger e Sophie McShera rispettivamente Anastasia e Genoveffa, sorellastre punzecchianti e viziatissime di Ella e Stellan Skarsgård nei panni del Gran Duca, consigliere del Re, uomo tanto più attaccato al bene del Regno tanto meno che dei sentimenti del futuro Re. 

Il cast ben equilibrato, quindi, trova l'appoggio di un reparto tecnico veramente eccezionale. Le meravigliose scenografie del Premio Oscar italiano Dante Ferretti ricreano un regno incantato incredibilmente accurato: dalla rustica, ma raffinata magione di campagna della famiglia di Ella, allo sfarzoso ed entusiasmante Palazzo Reale i cui grandi lampadari, lavorati a mano a Venezia, illuminano il grande Salone del Ballo. I fiabeschi e scintillanti costumi realizzati dalla tre volte Premio Oscar Sandy Powell, sono...è così difficile descriverli: sono accecanti, nel modo più positivo del termine. Gli abiti dalle stoffe preziose sono un tripudio di colori e fantasia e riescono a delineare l'essenza del singolo personaggio: la Matrigna, ad esempio, veste abiti d'alta sartoria, sempre alla moda, simbolo dell'amore della donna verso la mondanità; le sorellastre, invece, utilizzano lo stesso abito ma dai colori complementari, come a mostrare la similarità e al tempo stesso la contrapposizione tra le due ragazze; ed infine Ella: qui, in realtà, servirebbe un discorso a parte, l'abito indossato al ballo è decisamente il più bello e sublime, e la scarpetta, veramente di cristallo (Swarovsky, per l'esattezza) è la conclusione di un quadro perfetto. Anche gli effetti speciali, seppur limitati ma ben dosati e ben costruiti, arricchiscono ancora di più una fotografia che ti lascia letteralmente a bocca aperta: la delicatezza e la brillantezza di luci sono una delizia per gli occhi. In tutto questo, anche la colonna sonora composta da Patrick Doyle, che ricorda in qualche modo le note di un'altro grande Classico Disney (anche qui, vi invito a scoprirlo da voi), chiude il mosaico di elementi che compongono Cinderella. 
Un grande plauso, infine, va quindi a Kenneth Branagh che è riuscito, ancora una volta, con ironia e passione, grazia e gentilezza, a coreografare una pellicola che difficilmente sarà dimenticata nell'immediato futuro. 

venerdì 6 marzo 2015

TWO NIGHT STAND con Analeigh Tipton e Miles Teller

Un incontro online, una notte di sesso, una bufera di neve che blocca la città.
Two Night Stand è la storia di Megan, da poco single, che in stile Bridget Jones, passa le giornate chiusa in casa, in pigiama, tra vino e pc. Sotto consiglio della coinquilina, che più di vederla realizzata, la vorrebbe fuori di casa, abborda, decisamente in fretta, un ragazzo in uno dei tanti siti di incontri online per una sana, sola e semplice notte di sesso.
Fin qui tutto ok, fin quando, la mattina seguente, una discussione fra i due e la porta bloccata da una esagerata bufera di neve, costringe Megan ed Alec a trascorrere più di una notte assieme. 
Sarà ovviamente l'occasione per conoscersi.



Film tutto sommato dimenticabile, uno tra i tanti, eppure godibilissimo nei suoi scarsi 90 minuti.
Anzitutto c'è la freschezza dei due attori protagonisti, che risaltano molto più dei personaggi secondari ridotti quasi a macchiette: Analeigh Tipton, già vista in Warm Bodies, The Green Hornet e Lucy, e Miles Teller, giovane attore del momento, protagonista nel pluripremiato agli Oscar Whiplash e prossimamente nel ruolo di Mr. Fantastic nel reboot dei Fantastici 4
C'è una bella alchimia tra i due e seppur trovandosi di fronte a certe situazioni e discussioni forse un po' irreali o già sentite (come gli stereotipi sull'approccio sessuale della donna e dell'uomo), il modo in cui sono raccontate riescono a strapparci un sorriso e ad incuriosirci verso il finale della storia.



Il film è stato diretto da Max Nichols, figlio di Mike Nichols regista de Il Laureato, ed è uscito nella sale americane il 26 settembre 2014.
Non ci sono notizie riguardo a una (ormai poco probabile) release italiana. Nel caso vogliate trascorrere una leggera e simpatica serata, ecco il link dove poter vedere il film sottotitolato.