Il poster di Interstellar |
Interstellar di Christopher Nolan è un film potente.
Potente, significativo ed emozionante.
(POTREBBE CONTENERE SPOILER)
In un futuro non molto lontano, o in un Ventunesimo
secolo alternativo, la Terra sterile, inizia a diventare il posto non più
ospitale in cui l’Uomo è nato: costretto ad abbandonare lo sviluppo
tecnologico, si dedica esclusivamente alla produzione del cibo sempre più
scarseggiante. Un gruppo di ricercatori della Nasa, società ormai costretta ad
operare in una base segreta, manda in avanscoperta, in un progetto denominato
Lazarus, un gruppo di astronauti alla ricerca di un pianeta conforme ad ospitare
la Specie Umana. Cooper (Matthew McConaughey), ex pilota della Nasa stessa ed
ora agricoltore, viene chiamato ad intraprendere un viaggio interstellare a
bordo della nave spaziale Endurance assieme a Brand (Anne Hathaway), figlia del
professor Brand (Michael Caine), Doyle (Wes Bentley), Romilly (David
Gyasi) e i robot TARS e CASE.
In un momento di estrema crisi per il genere umano, l’istinto
di sopravvivenza (nonché di esplorazione e disperazione) porta l’uomo ad alzare lo sguardo al cielo, a cercare una nuova casa e quindi lasciare quel pianeta che gli ha
dato la vita.
Cooper, è costretto ad abbandonare la sua famiglia ed in
particolare sua figlia, Murph (Mackenzie Foy), a cui è molto legato. La componente Amore è
certamente presente nel film, e anche se potrebbe sembrare stucchevole come la
frase ”L’amore è l’unica cosa che trascende il tempo e lo spazio” è ciò che
preme sul protagonista nell’accettare una missione che lo porterà via dai suoi
cari per anni, forse per sempre, pur di trovare una soluzione diversa dall’estinzione.
Non solo, anche l’importanza del contatto umano, è ciò che si contrappone al
freddo acciaio e al nulla esterno che avvolge i solitari pionieri.
Ma il tema più importante di Interstellar è senza dubbio
il tempo, argomento assai caro a Nolan. Attraversato il wormhole, chiamato
Gargantua, il tempo sulla Terra corre più velocemente rispetto a quello
trascorso in quella nuova galassia a causa della forte attrazione
gravitazionale. E quindi vediamo trascorrete contemporaneamente le vicende
degli astronauti e la vita sulla terra, in particolare le vicissitudini della
famiglia di Cooper e sua figlia ormai adulta e diventata astrofisica al fianco
del professor Brand, in un tempo che non scorre alla stessa maniera in entrambe
le parti.
Come se non bastasse, il tempo è scandito anche dall’immensa
colonna sonora scritta da Hans Zimmer: quasi ritmica, ma cadenzata, come le
battute di un orologio, eppure imponente e drammatica.
Tralasciando il 3D, Nolan si concentra sulla qualità
della fotografia e facendo questo certamente ci guadagna: lo Spazio è
meraviglioso, un’esplosione di colori e sfumature che fanno sognare lo
spettatore e lo catapultano in un infinito emozionante e quasi commovente. Una
bomba visiva molto realistica, affascinante e inquietante allo stesso tempo: il
buio si contrappone alla luce accecante, come i silenzi della cabina di comando
ai i rumori dell’astronave stessa.
Gargantua |
Interstellar ti tiene incollato alla poltrona e, se Alfonso
Cuaron è riuscito con Gravity, in meno di 90 minuti, a raccontare una storia
non perdendosi in lungaggini inutili e creando un prodotto notevolissimo, i 168
minuti del film di Nolan non pesano perché bilanciano suspense a racconto non
risultando (quasi mai) noioso né prolisso.
A conclusione di ciò, vanno a chiudere il cerchio, le
magnifiche, ma non esagerate performance degli attori principali: McConaughey,
sempre più sull’olimpo Hollywooddiano, seguendo la scia che lo ha portato all’Oscar
come attore protagonista per Buyers Dallas Club e i tanti consensi dovuti alla
serie tv True Detective, dimostra la grande bravura nell’interpretare un ruolo
così drammatico eppure tanto umano; Anne Hathaway interpreta l’essenza dell’eterna
contrapposizione tra testa e cuore, emozionante; Jessica Chastain, la figlia di
Cooper, Murph versione adulta, porta con sé rabbia e determinazione nel cercare una
soluzione che salvi l’umanità e la porti a rincontrare il suo amato padre,
davvero brava!
Valori umani, immagini suggestive, una storia che ti
porta a pensare e a riflettere sul futuro.
Da vedere, magari più di una volta.
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