sabato 25 ottobre 2014

Anna Karenina - Quando il Teatro incontra il Cinema

Anna Karenina
di Joe Wright, 2012. Con Keira Knightley, Jude Law, Aaron Taylor-JohnsonMatthew MacfadyenDomhnall GleesonKelly MacdonaldEmily Watson e Ruth Wilson.


L’Anna Karenina di Joe Wright è una poesia per gli occhi. Ciò che lo contraddistingue è una particolarità che lo rende molto diverso dagli altri film di genere: l’intera storia si svolge totalmente (o quasi) in un teatro di posa abbandonato di volta in volta modificato a seconda dei luoghi di scena (l’ufficio del Ministro Karenin, il Palazzo d’Inverno dello Zar, uno stadio per corse di cavalli, un teatro vero e proprio).

Con una fotografia raffinata nulla è lasciato al caso, i dialoghi lasciano spazio a precise inquadrature che mostrano sguardi, luci ed ombre, colori e dettagli che focalizzano le vicende.
Anche la musica, composta dall’italiano, nominato all’Oscar, Dario Marianelli, scandisce le scene e talvolta il ritmo stesso degli attori trasportando lo spettatore dentro questo teatro in continuo movimento, in alcuni punti, infatti, pare indefinito il confine tra Cinema ed opera teatrale.

La narrazione non molto approfondita viene quindi compensata da questa esplosione visiva ed estetica.
Ottime prove attoriali da parte degli interpreti principali: Joe Wright, regista di Espiazione e Orgoglio e Pregiudizio, richiama a sé i suoi beniamini Keira Knightley e Matthew Macfadyen che qui interpretano rispettivamente Anna Karenina e suo fratello Stepan “Stiva”; Jude Law, è superbo nel ruolo del (santo)marito di Anna, Aleksej Karenin e Aaron Taylor-Johnson, l’amante, il Conte Aleksej Vronskij che nonostante la sua giovane età (classe ’90) dimostra di essere in grado di reggere il ruolo, complici anche i lineamenti da Casanova. Ultima, ma non di minore importanza, la delicata e pacata performance di Domhnall Gleeson nei panni di Kostantin Levin.


Gli estimatori del dramma letterario di Lev Tolstoj potrebbero rimanerne delusi, si potrebbe dire che ci sia poca sostanza e che in alcune parti la narrazione volga verso la commedia. Ciò che da forza al film è la forma, una tecnica elegante che lo rende unico ed originalissimo. 
Comunque consigliato! 

2 commenti:

  1. Sono d'accordo con te Chiara; sarà che Keira è la mia attrice preferita, e che mi sono pazzamente innamorata di Aaron, ma probabilmente ho preferito il film al libro. D'altronde non è che una reinterpretazione del regista che potrebbe aver convinto i più restii ad affrontare la mole del libro. Ci tengo ad aggiungere che adoro il tuo modo di scrivere schietto, sincero, critico ed appassionato!
    Un bacio!!

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